torna a Calcare
 

...calcare ma non solo...

 

 

By fair mind...or not...the neverending question..

 

Pianarella. Zahnweh...herrgott

Sarche

 

 

Echo des Savanes

Bagonghi-Orco Castel Madruzzo Areu Melusine

 

 

Croix de Fer

A nord delle Alpi, sul calcare di Savoia, l'estate non è stata poi così propizia con le correnti umide da sud ovest a turbare il tempo. Ma questa altra estate di ottobre che più che indiana sembra californiana, sta restituendo il favore con giornate spaziali. Tipaul alla Croix de Fer era in ballo da tempo e così l'occasione non è stata persa .... anche quella di incoronare il buon Gil Brunot come re dell'anacronismo. Della via già nessuno raccontava alcunchè e le uniche notizie erano i gradi di Brunot nella guida, che già dichiarammo da confermare. Alla prova dei fatti la sintesi è stata: o sei stupido o lo fai: gradi senza senso, protezioni letali e quel che peggio, richiodatura uguale all'originale. Malgrado ciò tre lunghezze stupende fra tante altre modeste.

 

Conceptual veterans proseguono portando qualche senior nella classicissima Nago, nome tornato attuale per gli 8c giù da basso, ma sempre fascinosa seppur lucida. Le scarpe del "settebi", per di più scontate, ci guidano nei lunghi muri attorno al Dain.

Curiamo la friction, aspettiamo le nubi, qualche improbabile teen tedesco, e come per incanto tutto tiene, anche il tranello dell'uscita è evitato! Voilà!

 

2017

 

Da levante a ponente, le gocce multipitch di liguria segnano le dita e tengono alta la presenza (Muzzerone, Oltrefinale).

 

 

Mamule

Ancora la Mamule, nell'Aravis, alta Savoia, quella importante per lo sci, il grande verde fuori dai boschi dove passa anche il Tour. Ma con un calcare incredibile, più perfetto non si può, grip assoluta perchè di tacche non ce ne sono poi tante nei muri verticali a piccoli bombé che si seguono fino in cima, e poi le doppie. Amleth è il colpo dell'estate, considerata un top per quanto è bella e difficile, costantemente sul 7a tutto da scalare. Poi le doppie e velocemente al rifugio. Per arrivarci la strada da 4x4 è privata e solo il gestore può concederne l'uso (difficile), quindi una ora e mezzo al rifugio e un'altra scarsa per l'attacco. L'orientamento è a ovest quindi non arrivare troppo presto.

 

Corna Rossa di Bratto

Pasqua in controtendenza con le code ferme ovunque .............. ma sulla corsia opposta. Corna Rossa di Bratto (Presolana) e i suoi muri di gocce quasi deserti. Tag di qualità: Gozilla, Marmoladanews, Eureka, Goccia d'acqua, Giustine, Oblividus, Rigidones (6a+>7a tutti stretti).

 

 

Aiglun Saga, la rappacificazione con la parete! Un onroad fulmineo da Finale per una giornata finalmente tiepida da gradire anche l'ombra della prima parte. I grandi ginepri accompagnano il traverso sopra la fascia dei primi tetti fino al gaz assoluto dell'infinito giallo a gocce della parete.

 

Si affaccia la fine dell'inverno dopo tre mesi di tanto calcare volto a sud, sebbene freddo nelle prealpi. Madonna della Rota, Ginetto. Grandi muri bucati da salire con ritmo, senza intelligenza ma tanti gesti su muri disegnati dalla fantasia dell'erosione. Tape your fingers! vs Arena di Sangue

 

2016

 

Dalle c'est dalle! again ....... climb before Xmas regala tiepidi muri old style....but good style nel sole basso del freddo dicembre. Midkiller, Signore degli Appoggi. Crosano.

 

Aiglun

a fine novembre, in attesa che il gelo lasci l'ombra. Impossibile avvicinarsi a Saga, confinata all'ombra fino a metà giornata, si sceglie la zona di Vertige e Cerise sulla promenade che porta alla "ricerca del tempo"(*): ai posteri dire se il tempo sia perduto o no, tant'è che perdere la via non è così difficile dato che a ogni sosta ne partono due se non tre ... ovviamente no name ... bei muri a gocce e buchi con qualche connessione proprio bruttina. Poca identità, forse il nome è azzeccato! (* La recherche du temp perdu).

 

Ilex

Dalle c'est dalle! Quando una placca, ovvero un muro, mostrano la perfezione dei tratti. Il Gufo, La Volpe. Ilex (Marone, Brescia).

 

Sanetch

in the ... cool ...wind. Primi di ottobre sopra il ciclone mediterraneo ma con 20 nodi da est e un windchill zero !!!. La roccia è ospitale ma il freddo faticoso per Allucinations sulla parete di destra, meglio va nei primi tiri di Amusement savage, nella parete centrale, roccia splendida di gran classe.

 

Zaubergberg

Continuiamo la visita attorno alla Pointe Percée per arrivare alla Paroi de Gramusset con la sua Zauberberg, considerata non a torto un gioiello di calcare, 5 tiri sul 7a in mezzo alla parete ovest dove la linea dei tetti si interrompe. Diversamente da tutte le relazioni che troviamo, accompagnate da condizioni perfettamente miti, siamo assistiti da un cumulo che ci tiene al fresco con mani di legno. Paragonata a L'Oiseau de Feu, dove la gestualità fluida sorprende nell'armonia della scalata, Zauberberg è un pò più boulderosa, con filtri singoli nei tiri. Scendere in doppia rigorosamente sulla via, non lasciarsi fuorviare in cima da nuovi ancoraggi di calata che portano nel vuoto.

 

Mamule

L'area dell'Aravis è un laboratorio geologico delle formazioni calcaree dell'Alta Savoia, back a quello che già si intuisce nella valle dell'Arve, dalla Croix de Fer, La Maladiere, le Tours d'Areu. E' la propaggine ovest della valle di Doran che con la Pointe Percée ruota nel bacino de La Clusaz, identificando onde di calcare impressionanti. La Mamule ha una parete ovest che si compone di due strati sovrapposti di calcare diverso e offre una arrampicata che somma tutti i caratteri, onde di aderenza verticale, gocce, liste e tasche, una arrampicata superiore, di gran classe. L'Oiseau de Feu è una via di Piola (ED) difficile (fra 6b e 6c+) che unisce tutti i caratteri di Maladiere, Areu...10 lunghezze. 2 ore da Courmayeur.

 

Maladiere

E il calcare a gocce riprende la scena! I boschi della Maladiere e Surprise de Iguane che, se non brilla per la delicatezza del tracciato, si impone per la linea bombeggiante. Per trovare la gran classe della parete si sta un pò a destra orog.(avendo dovuto evitare i prati verticali sotto a Gorby, frandici dalla notte) con Qui s'y fotte...stupenda linea medio-difficile. Ma anche nel bresciano le gocce di calcare anni 80 riemergono a un passo da casa nella Val Sabbia delle sorprese, nel bene e nel male.

E si va, inverno meglio dell'anno scorso, ricomincia il calcare delle gocce, in attesa di qualche top race. Intanto Balme, Jardin de Neptune, ci riporta alla roccia savage dei francesi, con chiodi qua e la...a caso, ma gran course!

 

Atlantide

Fine Gennaio. Back to Atlantide! Dopo due anni un bel ritorno, sole e vento e Falcao inaspettatamente familiare!

 

Start invernale con clima di primavera, 15 gradi e i profumi di ginepro e rosmarino. Al Baou di St. Jennet un nome augurale: La Vie Est Belle, 250 metri fino a 7a (il 7b finale dimenticato a destra per uscita in placca)

 

 

"Piovve quattro anni, undici mesi e due giorni" nella Macondo di Gabo Marquez. Non siamo ancora arrivati a tanto, dice Luca Mercalli sulla Stampa del 2 dicembre, tuttavia da 14 mesi, dall'ottobre 2013, l'Italia e parte dell'Europa sono soggetti a una configurazione meteorologica quasi bloccata, con afflussi d'aria umida da sud ovest e effimeri intermezzi anticiclonici. Una sorta di monsone altlantico-mediterraneo. Anche le dinamiche dell'arrampicata sono influenzate da questi cicli meteo. Considerando un raggio di azione di 350 chilometri, escludendo quindi la formula fly & climb, il numero e la qualità delle scalate emerge evidente anche dal grafico di un senior con 120-150 giorni/anno dedicabili: il 2014, con 10 mesi di bassa pressione, vede un crollo delle salite first run e un picco di quelle di repertorio...nella falesia di casa.

 

Finisce settembre quando sembra iniziare una indian summer, attesa dopo tante incertezze. Con "Peril" integrale alla Sesta Torre d'Areu, il calcare dell'anno; e Papy recidive a Vuardes, più bella e meno tossica della sorella, fast & furious nella esecuzione. Elevation 1904 sempre agreable alla ferrovia di Chamonix.

 

Sanetsch di fine primavera. Questa volta lo vediamo, ma cumuli e vento da nord fanno un windchill di 6 o 7 gradi, un ostacolo ai passi bloc dei primi tiri di Le Chemin des Extremes, poi la continuità migliora. Incredibile come i custodi della parete, Remy Bros., lascino una chiodatura demenziale: soste (anche per calata) a bolts a mano con anello saldato spesso bloccato orizzontale e cordino del 5....forse di Cassin?...richiodature casuali con piastrine mescolate in vie che spesso si incrociano.....se non conosci le vie rischi di salire a caso nelle placche grigie e compatte. Peccato....ma in casa d'altri si è diversamente ospiti !!!

 

Tours d'Areu, 6. "Ici l'eau de là" è la penultima sulla destra, marca Piola come tutte le altre, parte male con un 6b mal congegnato e d'attenzione; poi si riscatta in un crescendo aereo, vario....di gran classe e gran roccia. Belissimi i tiri difficili. Dopo il traverso sotto il tetto finale stanno due ottimi cams e appigli generosi! Discesa nel vuoto assoluto col Mont Blanc in faccia!

 

Balme inizia la stagione multipitch dopo il nostri monsoni. Mancava Empire de Sens accompagnata da una fama molto "ruvida" che non è stata disattesa. Superbo il pilastro di 7a...bbondante e gasping, poi il difficile traverso ascendente penalizzato dalla polverosità. Le placche superiori, sempre ostiche a Balme, patiscono anch'esse la scarsa frequentazione insidiando la gradevolezza della scalata, super il 5° tiro 6c+.

 

2014

 

Aiglun, Préalpes d'Azur. Paroi de Giet e l'Artisan du huitième jour, in versione moderna, con start da Saga e finale hard, la via originale fletteva a sinistra più facile. Ma ormai tutti la fanno così (L1-L3, 6b+,6a,6b>c), di "mistoitaliano" (topo www.guidelatraccia, modificato) c'è solo la canna grigia di L4 (L5 con Saga): evita un muro strap a tasche piatte patinée (molto duro 7b>c) per una canna grigia che sarebbe bella e scalabile se non disusata (così il grado è indefinibile), terra e polvere di colate la rendono pénible. Grande parete, è terreno di "lavorato" per i locals, i segnetti bianchi per posizionare i piedi inequivocano, quindi molto unta e magnesio sedimentato non aiutano l'aderenza. Da metà è molto fisica (i reports offrono gradi mai concordi ma se si pensa fra 7a e 7b si sbaglia di poco), il giallo compatto stile lavaredo non aiuta le soluzioni tecniche per raggiungere i buchi lontani. Non è il calcare per cui di solito si va in Provenza...o in Francia (Tours d'Areu o Croix de Fer !!!). E' un gran viaggio, un bel vuoto vero, tirare la continuità finchè viene e uscire in cinque ore e mezzo...segna bene le mani!

 

 

Estate di granito e Access Fund hanno bisogno di calcare a gocce, nulla di meglio del Sanetsch, anche se lo shutdown d'America limita la capacità dei meteorologi nostrani di aggiornare i modelli in assenza della NOAA. Manca dunquel il paesaggio sul Vallese e il Monte Bianco per accompagnare Damned....des Justes, 6c di bella fattura.

 

Pizzeria e Transatlantico, contrafforti del Casale, nei primi caldi umidi e la Ora che manca, ma con un fondo blues/rock che sale dalla pista da cross, ho incontrato Sandro Gogna nella birreria di sotto.

 

Azzerata la stagione invernale che non ha dato tregua, anche la primavera non scherza...il ginocchio schiantato sta gonfio dell'umidità e sembra di scalare dispari. Babilonia e Roulette Rousse (a Balme) non rinnegano i loro nomi, la mente fatica aleggere e il corpo a seguire. Vengono i gradi previsti, il tatto ne gode!

 

Fisheye alla Panoramica precede proprio la quaresima, 30 giorni di pioggia e di riabilitazione di un collaterale sciistico. Ma il primo giorno buono scoppia la primavera e un ritorno prudente a....Nago..il Tasso. E' veramente quaresima di penitenza...corriamo ad approfittare di un pò di tacche prima del nuovo storm di fine febbraio che si annuncia lungo e nevoso!...Let's ski !!!! Carnevale superfreddo col cielo velato o, se trovi la parete esposta bene c'è il mondo; un pò di King. Thunder january di quelli classici, o prendi l'aereo o tiri su la forza nell'attesa, intanto ci lecchiamo anche qualche ferita...kinesio world...

Si ricomincia con Terlago in una Epifania pasquale, 15 gradi all'ombra e venticello di fohn, occupata La Pompa, meglio riprendere da dove si era finito, Tat Tuam, buone sensazioni.

 

 

 

L'anno termina dove era iniziato, the sea-cliff dove si torna per non dimenticare di volare....dove la noia, la rabbia e la paura non hanno spazio e il gabbiano tiene il vento prima di ogni tuffo vertiginoso. Dopo i sobri e perfetti muri di Sisiphos con gli ultimi 7a e 7b rimasti, dimenticanza imperdonabile, rispolverare gesti sopraffini nei riflessi mediterranei è un buon esercizio, di zen e arte della disciplina del corpo. Un'ala ammaccata. Jambalà, Attimo Fuggente, Falcao al Muzzerone.

 

 

Poco calcare lungo quest'anno nella valle dell'Arve, un pò per la primavera variabile poi per l'autunno alternante ondate a strati di cumuli nebbiosi fra il Lemano e il Bianco. Il Vento delle Steppe (Le Vent des Steppes) al Contrafforte della Prima Torre d'Areu sembra appoggiata ma drizza una serie di muri fino al 7a con degli "sleghi" importanti appena fuori dai passi cruciali, roccia grigia super. A Vuardes, invece, le richiodature dall'alto del mitico (?!) Brunot lasciano gli sleghi un pò al caso come nella sostenutissima Papy fait de la resistance (specie con 4 ore di vento forte e costante) e in Quand on tue le cochon...con il famoso 6c del 4° tiro (dementiel per Xavier Carrod, fotoblog). Morale?, meglio salirle a giugno, dopo un inverno di calcare, che in autunno col granito nelle dita!

 

Falesie quasi impraticabili nel luglio e agosto africani portano alle alte quote. Lavaredo ha visto la visita illustre della coppia Bodet - Petit. La Camillotto Pellissier alla Grande ha visto drasticamente ridimensionato l' 8b di Bubu Bole in 7c. Et Voilà!

E invece no, la pioggia e la neve tardiva sono arrivate abbondanti e continuano a tenere incerto il fine primavera, caldo e umido...ma si scala, anche senza troppa confusione...saranno tutti a Kalimnos!

L'estate del 2003 era cominciata così, il Burian aveva sferzato a lungo poi d'un tratto il caldo torrido e umido. Ora in 10 giorni si è passati dai -10 ai +20°C con umidità 65%. Le Prealpi sono in siccità grave, Alto Garda e Trento non vedono pioggia da un paio di stagioni e iniziano a razionare l'acqua di notte. Clima avverso anche per gli small tips climbers, gender over, che a cavallo di febbraio marzo trovano di solito le condizioni ideali, compromesse ora dalla improvvisa bolla caldo-umida.

 

Burian e Blizzard condiscono un febbraio di gelo e neve mediterranea, poi un occhio nel ciclone concede un non sperato sollievo...prima di nuove turbolenze!..."Come va?""Bene..""E qui?""Mmh..ormai sembra un budino di dopolavoro di pescatori e cacciatori in una sala di culturismo piazzata nel rifugio Brentei anni '70""Positivo...sei oggi!!!". Ma anche intorno non siamo messi meglio! Da poco la Piolet d'Or aveva messo una sponda italiana, stimolando quindi la nostra attenzione, e iniziano i mugugni sulle nominations, i duri della Alpi Centrali scalpitano per la attenzione cosiddetta "trendy" per le prestazioni ipertecniche, not-supported, remote dei nominati. Si voleva il G2...perfidi francesi, anche la Piolet Carriere a Paragot...dopo due italiani e un inglese....urta per il basso profilo. Terribile la combinazione network e self promotion, pressione distruttiva. Il buon selvaggio torna, rimesso in ordine come il buon Corona con giacchettina e sciarpotta, o nel film di Remy Bergasse che prepara il 9a trascinando auto, spostando tronchi e scalando con lo zaino pieno di sassi....per gioco ovviamente....ma ci sarà chi lo prende sul serio! La scala Bachar? Una innovazione tecnologica! "Domani c'è bello...ma non ho voglia...va bè attiviamo il sistema....poi si vedrà""E' vero, il sasso non ha tradito...le tacche vanno fluide.....ultimo della serie....soli con lui...essere per essere ha funzionato...perfettamente" "Damn..."

 

Prima mareggiata dell'anno con maestrale a 60 nodi contro le pareti del Muzzerone...l'effetto erosivo a volte diventa percettibile con qualche incrostazione gialla che si sbriciola salmastra e anche....qualche poro che prende forma rendendo meno sfuggenti movimenti aleatori...

 

 

A Vuardes il finale di stagione in quota, dentro e fuori dallo stratus che spesso si piazza fra il Lemano e il Bianco con le alte pressioni da nord e una temperatura mite. Vertiges, roccia superiore, gran classica.

 

Autunno bollente. Péril en la demeure alla 6^ Tour d'Areu. Temperature marittime e leggera brezza accompagnano il calcare di inizio autunno. Péril sale lo spigolo illuminato dal sole con una sezione di 100 metri di 7a+ engagée su una roccia "nichél".

 

32 gradi all'ombra nella valle solitamente ventosa...sudore negli occhi...farà grado?

 

 

 

Il bastone truffaldone......è diventato commerciale. Dalla canna da pesca, al bastoncino telescopico, al ramo d'albero variamente nodoso......l'attrezzo fantasma per salvare le caviglie al primo rinvio o superare l'impossibile nelle chiodature sportive lontane è Beta Stiks, prodotto in due eleganti versioni, corta da tre metri e lunga da quattro, ovviamente smontabili.

 

 

 

Bise da nord lascia scalare bene a Balme, la trascurata Vieux de la Montagne, attenti al topo-gilles...incautamente preso per buono! I locals ...sottovoce... alzano i tiri pari !!!

 

Verdon. ULA completamente disattrezzata. Una nota asettica di Marco Troussier sul sito FFME annuncia che la via, uno dei capolavori di fessura dell'Escales, qualche anno fa riattrezzata, è stata completamente ripulita, soste comprese. Ora è come una volta, discesa in doppia e ritirate sono problematiche.

 

By fair mind pieces:" Escalade dance" "La danza è uno specchio, ragazzo...l'importante non è solo danzare, ma danzare immaginando la danza...vedendosi danzare. Dici bene che in roccia è la stessa cosa...diventare scalata, roccia, vuoto...avvertire la presenza dello specchio..." (Bernard Amy, I Grandi Vascelli, 1977)

 

Due mesi di secco e limpido avevano fatto silenziosamente pensare a una nuova edizione del 2003....ma giugno richiama alla realtà umido-amazzonica...se non piove l'umidità sfiora il 90!

 

By fair mind pieces: "Se potessi raggiungere la pietra senza spostare una goccia di rugiada, la pietra non esisterebbe più, ed io sarei sulla sua cima..." (Bernard Amy, Il più grande arrampicatore del mondo, 1972)

 

 

E' un segno impreciso nella strada, non di quelli a cui fermarsi per guardare indietro, quelli erano la nascita dei figli e poc'altro, ma pur sempre un segno, dove arrivare con qualcosa, per esempio la via migliore nel posto favorito. In effetti "by fair mind e by fair action" alla scadenza il quadro si compone. Il segno nella strada si accompagna allora a una immagine sdoppiata, una immagine mirror dove il settimo decennio che parte si traccia su tipi old style immaginati, raccontati......ma ancora senza riscontro e una realtà senza discontinuità. Le immagini diverse frizionano, emettono energia, emettono la curiosità di andare a vedere.....ancora una volta....now going!. Facts: 2011 score: enchainé 40/7a, 10/7b-b+, 3/7c-c+ (Muzzerone, Spettacolo; Terlago, Oetzi), 3/8a-a+ (Terlago Provisional).

 

Gennaio 2011 freddissimo e bagnato...le placche carsiche si salvano con buona fredda aderenza. Oetzi la mummia del ghiacciaio a Terlago dx e 3^età (GG Dalfovo)

 

 

Cold december 2010 for climbing but...repeat Falcao & good feel at the tips....

 

Calcare d'autunno alle Tours d'Areu. Aguirre alla quinta sopra lo strato..

 

 

Brevent il balcone sul Monte Bianco al lato sud delle Aiguilles Rouges, sopra Chamonix. Oltre le classiche, Frison Roche, Piola, la Premiere de Corvèe (Pallandre, 2003) sale sul lato est un esile diedro-fessura con tratti jam di gran classe! Fix lontani ove necessari e cams 0,7-3 pollici, 7a+,7a,6c+,7a per 180 metri.

 

 

Croix de Fer. Qualcuno comincia a scalarvi e l'impatto con le relazioni di Gilles Brunot si fa sentire. Forse rispolveriamo la memoria della rivalsa con Michel Piola, primo a stringere i gradi, ma le due vie a destra dello spigolo, Tipaul e Ni Dieu ni Maitre, si scoprono dai veli, ovvero Tipaul rimane nel mistero del tratto di artif ma anche degli altri, dove i gradi pare siano dati a sentimento. NiDieu l'abbiamo salita, ci siamo confrontati, e vi rimandiamo alla scheda tecnica per i dettagli. Tipaul vedremo....

 

 

I Pou Bros. hanno ripetuto la multipitch di Manolo "Solo per Vecchi Guerrieri" riuscendo a vedere e a risolvere il quarto e più difficile tiro solo al quarto giorno di freddo e pioggia. In tali condizioni non certo ottimali la loro certificazione è per 8c. Quando si occupò della questione, la provisional redefinition impostata da Andrea Gennari (Pareti 72) fu piuttosto logica e attendibile.

 

Non è durato molto il caldo di giugno! Thunderstorms si susseguono e non cesseranno che dopo il week end di metà mese....quando inizierà l'estate...del calendario! Intanto...nubi e pioggia e indoor!

 

 

Il dome della Maladiere...e Balme scendendo dal pianoro sommitale di Vuardes

Les Vuardes, versante sinistro di Cluses, ha una parete tres engagée, poco frequentata malgrado il recente riequipaggiamento di Gilles Brunot. Un calcare strepitoso grigio-tacche, gaz da vendere. Quand on tue le cochon... ovvero: quando si uccide il maiale...l'unico a non ridere è il maiale! (ABO-, 300 m, 10 lunghezze fra il 6b+ e il 7a, mediamente 6c, obbligatorio, un tiro 6c/A0 o 7b+ e una var. d'uscita 7b) è di grande bellezza e impegno, prende la parete nel mezzo a destra dei grandi tetti. Endorfine e adrenalina a gogo!

 

First hot days, but wet !!!! Sole sciroccale tocca 30 gradi...Vediamo un pò di girare all'ombra delle valli apuane...sembra amazzonia con l'argilla scivolosa e le scarpe che scompaiono fra le foglie umide. Il calcare è un pò impastato al mattino ma poi evapora e va meglio...(some days later..)..meno caldo ma sembra già tardo agosto, umidità e temporali, il magnesio scappa dalle mani e anche all'ombra il sudore entra negli occhi...gran lavoro scalare, tante colate ancora!

E' continuata fino al 15 !!!! Ora forse un pò di luce... Rain & Tears. Inizia Maggio e una settimana di pioggia....e lacrime attende i climbers! oggi 5 maggio..Ei fu...tempo immobile...pioggia a 5 mm/ora ovunque !!!

 

Aprile. Duel, Balme, Alta Savoia, è stata richiodata drizzando le linee: non la ricerca dei punti deboli, ma la compattezza. Ne deriva aumento della difficoltà (vedete la scheda) con un probabile 8a a fianco del rimasto tratto artif seguito da un bel 7c....fino al traverso...dopo di che la terra cade dall'alto inesorabile con grande fastidio. Anche i tiri sommitali, raramente percorsi, sono muschiati. Difficile ma...non proprio un must!

Fra eruzioni di vulcani e meteo nordica Balme rispolvera le sue gocce di calcare, fra una Piolet d'Or e un buffet sontuoso di Aldo al Museo Transfrontaliero di Courma, la Realité non Ordinaire rimane una delle più belle dell'Alta Savoia.

 

Febbraio e Marzo con l'inverno di una volta, ma ora alla fine!!!!!!! Tempo da indoor....ma anche di tanti blitz su calcare asciutto..

 

Al Sengio Rosso di Caprino Veronese il grigio dell'Espresso del Sur e il giallo della vicina Zeiss, (ovvero 35 metri a tutti i costi...per entrambe) con in mezzo il ricordo di Cura la Carie. A proposito del Sengio, Andrea Gennari ci ha riportato la lamentela di un lettore circa la non riportata segnalazione che la Carie e Zenzero sarebbero scavate (!!!???). E' proprio vero, l'abitudine fa l'uomo....., non sanno più riconoscere tacche nette di vero calcare... La review di Pareti ha portato molti visitatori al Sengio...ma anche pattume !! Carta e plastiche..da non credere..

Madonna della Rota. Terra di Mezzo. E' una parete di bella forma, qualche tornante dopo la classica, gialla a buchi e tacche sulla destra, calcare grigio discreto sulla sinistra, una arrampicata favorevole, senza sorprese, positiva. I tiri sono molto omogenei, simili. E' in uso ormai da qualche anno, ma ancora non è stata ufficializzata tanto che ultima guida la cita ma non la offre, alla base i nomi sono occasionali, o cancellati con vernice oppure riscritti a caratteri cubitali. Un pò maltrattata. Tentiamo un elenco delle vie, da sinistra, quelle climbed: Barbel, Opol 7b, Calambre, Gondor 7b(-), Hobbiton 7a, Fuori le banane 7a+, Equilibri trasversali 6b+/c, Trikke Ballakke 7b, Barbalbero 7b, NN 7a+, Apgar 7a+, NN 7a+, NN 7a-7c, Cicoto, Plantir 6c-7b (sin) 6b (dx), Monte Pato, Troll 6b+, Pepe 6c+-7c, Faccia d'Angelo 8a?. Alla base, specie sulla destra, un pò di confusione...e anche in alto i tiri si toccano...

Terlago,Tamarindo, Vedova Allegra, Sussurro, Honga - finalmente con la primavera anche la penultima rinviata...ragnatele sul muro... Muzzerone, Garimpo...short & hard!

 

ARVE è online. Il trailer completo della conferenza ARVE: 100 grandi vie di granito e calcare fra Monte Bianco e Alta Savoia è in rete su Youtube.

Madonna della Rota...un Capodanno di gloria !! Primi dell'anno sotto i riflettori per la falesia bresciana. Adam Ondra ha salito "A Present for the Future", un itinerario creato per lui e con lui da Ivan Maghella e Beppe Castellini, 4 giorni di lavoro per la realizzazione risultata in un 9a/+. Questo dopo la prima (al second GO) di Urko, 8c+. Anche a Cornalba Ondra ha scalato facile dando una occhiata al settore "Il Cucchiaio" pieno di cose da fare. E' interessante notare che la ricerca....auspicata!!!...di nuove linee per far salire il grado approda in Italia, prima Sardegna poi qui sul lago, ove Ondra trova grande disponibilità dei climbers per la ricerca e la preparazione dei percorsi. Bravi! 9b mostra tante immagini...

Pareti 72...qualcuno si è offeso!

Capodanno 2010 il giorno dopo..

..il mare a Levante......dal Garimpo e Spettacolare..

 

Pareti 72 è in edicola. Andrea Gennari si esprime toccando la nicchia della difficoltà. L' Editoriale, la rubrica Climbs con Jenny Lavarda, e l'articolo "L'Italia divisa per Gradi" mettono in campo riflessioni, puntualizzazioni e ricerca di codifica. Chissà se qualcuno si offenderà.... Ancora una volta è l'ambito ove la laicità delle idee e delle valutazioni trova franca espressione. L'analisi delle recenti ripetizioni di Solo per Vecchi Guerrieri (Manolo multipitch con 4.a lunghezza indicata 8c+/9a) e il riportato confronto con Silbergeier conducono il ragionamento del Direttore a una provisional redefinition a 8b+. Nell'Italia divisa per Gradi la inconfutabile esperienza e stato di forma di Andrea (oltre cinquantadue 8a in 12 mesi quest'anno) inquadra le diversità, spesso storiche, a volte campanilistiche, delle difficoltà fra aree di arrampicata. Spiccano i gradi esageratamente ristretti (sbagliati) di Bismantova e Muzzerone, quelli omogeneamente sottogradati di Terlago e Swing ad Arco. Un lavoro che pochi oltre Andrea avrebbero potuto fare. Nel nostro piccolo abbiamo già cercato di dare omogeneità dove conosciamo bene (Atlantide e Parete Dimenticata al Muzzerone) e (vedi Sono Solo Sassi) avevamo..kidding.. lanciato l'idea di un suffisso dopo il grado..B per Bismantova, T per Terlago ecc...chissa !!!!

 

19 dicembre 2009..neve a Spezia e Muzzerone!

 

Thanksgiving. Where is the turkey?

 

All Saints 2009. Aria fresca, aderenza e prima neve...

Rota Terlago

Laguna Open Cars. Al park della falesia di Laguna,entroterra di Massa, sono state forzate auto per rubare...quasi nulla. Non ci sentiamo di consigliare di lasciare aperte le auto perchè la stupidità vandalica non ha limiti...di falesie ce ne sono tante....

Carlo Jack Pizzelli ha terminato il riposo estivo dopo una stagione importante, tanti 8a, vari 8b e un 8c, qesto e molti degli

altri in giornata. Eccolo all'inizio degli allenamenti...

Autunno soleggiato e mite...così sta cominciando alle Torri, ormai rocce di casa. Appel du Barge alla Quinta ha una

linea spettacolare (fra Tango e Aguirre) con lungo incastro di mano nella pancia dello strapiombo.

Poi Cris et chuchotements alla Sesta, unica via senza ingaggio delle torri, roccia splendida, grado sostenuto.

 

Le mucche di Doràn. Alla quinta Torre d'Areu c'è la impropriamente poco celebrata Tango. A sinistra di Aguirre sale in mezzo alla placca grigia. 4 lunghezze per 160 metri (7-8 rinvii per tiro - ingaggio) sempre fra 6c+ e 7a. Contrariamente a Brunot, i gradi sono più o meno obbligati.

Alla Croix de Fer la strada per salire al Veran è a senso alternato ogi ora nei mesi di luglio e agosto: giusto per evitare sorprese sul baratro, peccato che non si sa bene l'orario dell'alternanza.

Croix de Fer...ancora...ma ora le mandrie hanno raggiunto gli alpeggi e si rischia di dover fare qualche acrobazia sullo sterrato con altri truck. Il lato destro della grande parete prende toponimo Chapeau Gaspard, uno scudo compattissimo di carcare grigio stupendo. Tierry Perillat ha tracciato Jerome Orange, 200 metri di ingaggio, 5 lunghezze da 35 ai 45 metri con tanto gaz: 6b+,7a,6c,6c+,6b+ spezzato da uno spostamento a destra per cengia.

7a gasping!

Brunot vs Piola. In the new edition of his guidebook on climbing in Arve Valley (Haute Savoye, France) Gilles Brunot steps on his conflict with Michel Piola about rating of his routes: more than in the previous edition, in the last Michel's routes are underrated compared with the Gilles ones. The 7th pitch of No Angel is rated 6b vs. a confirmed 6c+/7a, while the first pitches are rated no more than "scramble", 6a+ and 5c. A personal conflict?

Croix de Fer...simply rock! semplicemente roccia, la migliore, aderente, gocce, bombé. Sempre Alta Savoia, sulla destra orografica di Sallanches, agli alpeggi di Veran. La parete sud, toponimo Aiguille d'Aujon, è una barriera di oltre un chilometro su 200 metri di altezza. Pierre Gourdin ha tracciato alcune bellissime linee. Demasiado Corazon sale 200 metri supér con quattro lunghezze 7a+ poi conviene finire per Luxis 6b.

Alla Grotta di Mandello...TOUCH AND GO... di Carlo "Jack" Pizzelli. Malgrado il sentiero erto lo abbia provato duramente e costretto solo a un paio di tirelli warming, in 4 giri ha salito Sitos 8c bricolato di Stefano Alippi....con i complimenti dei locals !

Apuane. Laguna...beach. Anticiclone africano asciuga e costringe alle falesie in ombra...magari con marmitte di acqua limpida! A Laguna una serie di splendide "ditate" dal 6c al 7c: Traveralbè, Comitiva, Camera con vista e September Moon ci fa sentire in sintonia !!!!!!!!

Savoia. Maladiere. NO ANGEL. La nuova via di Michel Piola alla grande Maladiere. La partenza è in comune con Vade Retro e dopo due rinvii piega a destra fino alla grande grotta col pino. Tutto a destra sale per la roccia gialla un poco loose tipica della fascia bassa, poi via via sempre meglio fino alle ultime quattro lunghezze di gran classe. 300 metri: 6b+, 6a+, 6a, 6c+, 7a, 6b. Dopo la cengia di Indiana 7a, 7b, 6b.

le placche grige

il bombé sommitale

 

Terlago

Fantasy. Archeo-climbing era stato negli ultimi anni scalare a Terlago, incontrare qualcuno era un evento, neppure Favresse, che col suo Thin Ice aveva salito uno dei due progetti indicati dalla notte dei tempi, aveva mosso la attenzione. Questo inverno no, festivo o feriale che fosse la scintilla della ripetizione della via super è scoccata: fisse, kroll, stoici belayers hanno accompagnato per mesi lo sfuggente assedio e alfine le salite dei top, inscenate di glam-style. Ora manca l'altro tiro ancora ignoto: Maurizio Zanolla ha testè iniziato il sondaggio...si vedrà!

Terlago,Terza Età, settanta moves, sembravano impossibili da legare, ma il vento...

Savoia! Valle dell'Arve. Metà aprile. Maladiere! A 1000 metri il bosco è asciutto anche a nord. Il fohen ha fatto buon lavoro seccando tutte le resorgive. Il settore di Eclipse, a sinistra del grottone, più corto coi suoi 200 metri, va bene per cominciare. Divine Comedie (traccia gialla, fino a 7a) e Cassonade con uscita Gillopettro (traccia bianca, severa, i due chiodi del 7b ...!!!...non sono ben azzerabili) sono molto varie ed aeree. La roccia nella fascia bassa e gialla, difficile, poi grigio-bianco a gocce!

Grotta di Vinca...rain and tears!!!

 

Carlo Pizzelli-Sogni di Gloria a Predore, poi Il Pirata a Finale e Il Toro di Pianiga al Brojon....mentre Andre Gennari "rulla" gli otto...

E' finito l'inverno, molto maltempo ma anche vento e fohen hanno tenuto le rocce buone per le dita. Chi è riuscito ha siglato i suoi progetti !!!!!!! ora dal cassetto escono quelli di primavera...alè!

Rota Alta. Madonna della Rota sostituisce la falesia di Marone, chiusa alla arrampicata dai proprietari, con la falesia superiore, da tempo nota ma ora rimessa a nuovo. Al sesto tornante dopo il santuario, in uno slargo con un sasso, si park e in pochi minuti di traccia ripida si arriva alla falesia. Da destra muri gialli a buchi, dal 6b al 7a+ e un paio di 7b su colate nere non proprio cool

S.Patrick day! a marzo..wet guns nel camaiorese, canne bagnate, non è proprio ancora stagione! Le placche di Cannelot sono fredde ma si scalano..

Anni Scazzi

 

Terlago, fine febbraio.

Condizioni eccellenti di umidità per i ripidi muri delle due falesie. Qualche visita più del solito lascia i segni sulle pareti...fastidiosi tratti di magnesio a segnare gli appigli...cosa che qui non era dato vedere...forse la connessione occhio-neurone-dita è troppo evoluta per il climber in recessione?

 

22 febbraio. Il leggero fohen in discesa dall'arco alpino ha modificato decisamente la termica a quote medio basse: le temperature sono perfette attorno ai 10 gradi con umidità decisamente bassa. L' arco alpino protegge dalle precipitazioni nevose abbondanti a nord delle alpi e sul confine. Close your tips !!!!!!

12 febbraio. E' arrivato il sole! con il gelo russo...Le temperature percepite sulle prealpi non si scostano di molto dallo zero anche se l'umidità è veramente bassa. Tiri corti dunque prima che le dita gelino!

Un'altra settimana di febbraio, dopo quella passata a mollo, si preannuncia nel bel mezzo del ciclone europeo, con poche speranze di bel tempo tranne forse l'area ligure..

Oggi 31 gennaio lo stratus di nubi basse in innalzamento compromette tutte le falesie prealpine, in più un nucleo umido sulla liguria si espande anticipando lo storm di domani previsto violento...e lungo! chi può si alza di quota per scalare al sole

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Ormai è fine gennaio e le condizioni di arrampicata sono abbastanza sinistre. Le resorgive spuntano ovunque. Abbiamo approfittato della Liguria che come sempre mostra animo mite, quindi alcuni giorni di tregua poi al week end di cambio mese è previsto ancora brutto tempo. Buoni affari per le sale indoor!. Clicca la meteo a lato.. Intanto Andrea Gennari ha iinanellato una serie di 8a nell'ultima trasferta spagnola giusto prima di cadere nelle grinfie della australiana, no, non la Kidmann. Step up soon!

Capodanno 2009

Le temperature a bassa quota restano fredde, solo nei versanti sud dei bacini dei laghi, Garda e Iseo, e sulle coste liguri si scala con ottima aderenza. Le resorgive sono modeste. Al sole si scala anche sulle falesie di Alta Savoia, con neve a terra presente oltre i 500-800 metri. Attenzione allo stratus, nuvole di valle spesso presenti con alta pressione.

Thanksgiving storm!

Arriva da ovest la grande perturbazione di fine novembre! Solo poche ore per riuscire in un super Shabooh ed il cielo si oscura!

All Saints, november 1st Nell'occhio del ciclone... una bolla di blu.

Halloween, 31 Ottobre.

Con Halloween arriva il vero autunno, neve sui cliffs in quota, temperatura più accettabile sulle falesie. Jack Pizzelli secca Il Danno, Cividate, vero cliff da Notte delle Streghe, con fabbriche, sirene, blade runner surround!

 

Barracuda alla Parete Dimenticata del Muzzerone, assieme alla vicina Gioia dei Tendini, è un top symbol del calcare di

costa, tacche nette e movimenti strepitosi. . Falcao at Atlantide Wall, steep and hard face climb in Muzzerone, La Spezia

 

Alta Savoia, 4 ottobre 2008

E' comparsa la prima neve a 900 metri. La scalata alle quote medio alte è per ora compromessa. Martedi tempo buono, poi progressiva degradazione.

Alta Savoia, 2 ottobre 2008

Dopo dieci giorni di secco e sole, arrivano le prime piogge d'autunno, le falesie tuttavia sono ancora asciutte. Maltempo previsto per venerdi 3 ottobre.